Si può dire che la settimana non è iniziata proprio benissimo?
Si può, si può!!! Papi è stato in Cina per lavoro, ed è tornato venerdì dopo ben 12 giorni.
E anche stamattina mi sono svegliata alle 6.
Alle 6.05 avevo già calato il robot pulisci tutto in piscina, e alle 6.10 avevo già annaffiato tutte le spezie.
Per fortuna oggi il primo operaio arriva alle 9, e quindi, per la prima volta in tre settimane, sono tornata nel letto, e siccome ormai sono sveglia, scrivo .
Sapevo dell’esistenza del mal di terra e del fuso orario post viaggio in lidi lontani, ma il fuso orario da neo aspirante campagnola in fase cantiere/trasloco, mi mancava.
Io che quando ero ragazzina andavo in vacanza con i miei genitori a Ibiza, facevo la cubista al Pacha, andavo a letto alle 4 (minimo) e mi svegliavo alle 12.
Io che ho sempre amato la notte e che piuttosto che andare a letto prima di mezzanotte, mi riguardavo “Il piccolo diavolo” o “Le Grand Bleu” per la millessima volta, perché volevo imparare a memoria anche i titoli di coda.
Beh, la stessa @io” delle righe sopra, da quando è arrivata in Puglia, si sveglia alle 6 e alle 22 crolla, cotta, ma felice .
Non c’è niente di più bello che svegliarsi alle 6, quando in casa (e non solo), tutti dormono, e il mondo sembra appartenere solo a te.
L’aria fresca che ti accarezza la pelle, mentre esci in veranda, ancora in camicia da notte,è tutta tua.
Il caldo colore del sole che si mescola al tenue celeste del cielo, è tutto tuo.
Il solitario frinire delle cicale, è tutto tuo.
Saranno poi Cicale, o grilli?
Ma che vuoi che ci capisca io che arrivo dalla città.
Io posso riconoscere la differenza del rumore di un vaporetto da quello di un motoscafo, o quella tra il rumore di un tram e di un autobus, ma quella tra grilli e cicale ancora mi manca.
Peró mi piace questo mio nuovo fuso orario.
Mi piace cenare mentre fa buio, e svegliarmi quando ha fatto luce da poco.
Mi sento più forte del solito.
Pochi giorni fa leggevo che ci sono tre tipi di persone: i gufi, ossia quelli che aspettano l’alba in spiaggia, sorseggiando l’ultimo gin tonic e cercando di ricordare se sia mercoledì o giovedì; l’allodola, che va a letto entro le 22.30, si sveglia all’alba per andare a correre in spiaggia, o per fare il saluto al sole, e poi via a fare la spesa al mercato del pesce ; e il ghiro, che dorme quando gli va, e si alza proprio quando deve.
Dormire fa bene: migliora la memoria, diminuisce il rischio di obesità (voglio dormire 24 ore di seguito così magari mi va via la celluliteeeeee), allontana la depressione, e rafforza le capacità immunitarie.
Dormire inibisce il cortisolo, che è l’ormone dello stress.
Avete capitooooooo o noooooo??????
Quando sei giovane , di tutte queste cose te ne freghi, ti senti superiore e immortale, e nulla ti stressa, ma ora?
Ora amo dormire, ora ho bisogno di dormire.
E poi dormire è gratis, e spesso, per la pelle, è decisamente più utile di una punturina di vitamine, o di botox.
Spesso mi sento fare i complimenti per la mia pelle, e mi chiedono cosa faccia.
Non mi trucco molto, bevo davvero pochissimo alcol, e dormo, tanto, ma soprattutto vado a letto presto.
Andare a letto alle 4 e svegliarsi alle 12 non vuol dire dormire bene, ma solo dormire 8 ore.
Lo ho fatto anche io, ma quando ero giovane (l’atro ieri!!!)
Ultimamente si parla molto dell’importanza del sonno, tanto che, all’aeroporto di Parigi, aprirá presto una Spa con angolo per pennichella.
A proposito di pennichella: sembra che quella pomeridiana, per non influire negativamente sul sonno notturno, deva durare non più di 30/45 minuti e non debba mai essere fatta oltre le 15.
Ma esistono davvero regole sul sonno e sugli orari migliori per dormire?
La risposta è NO.
Bisogna imparare ad ascoltare i bisogni del nostro corpo, specialmente in vacanza.
Zitti zitti, lo sento.
“Sono solo le 7.30, e tuo figlio non si sveglierà prima delle 8.30. Perché non spegni cellulare e luce, e non dormi ancora un’oretta???”
Messaggio ricevuto.
Bye Bye❤️❤️❤️
Buon riposo.
Barbara
Sono venuta in montagna per un week-end lungo, con mia mamma e mio figlio, suo nipote.
Sono venuta in montagna per far sciare mio figlio.
Se posso scegliere tra la montagna e il mare, scelgo il mare.
Non è sempre stato così, ma ora lo è.
Quest’anno appena ho un fine settimana libero, scappo in Puglia, in cantiere, con mio marito, e spesso Danny lo lasciamo alle nonne. Quando scendiamo in Puglia, per seguire i lavori, non abbiamo tanto tempo libero, e Danny si stufa. Un lungo week-end in montagna glielo dovevo.
Siamo a Cortina.
A Cortina, essendo veneziana, ci sono cresciuta, e ho tanti amici.
A Cortina, se vuoi, puoi sciare tutto il giorno e fare le 3 di notte tutte le sere.
Ma se vengo in montagna per far sciare mio figlio, mi sveglio massimo alle 8 e alle 21 sono in pigiama.
C’è anche mia mamma, quindi la sera potrei anche uscire, ma poi?
La mattina chi mi tira giù dal letto? Una gru? Ma torniamo a ieri sera.
Tutte le volte che vengo a Cortina devo per forza andare a cena al Camin.
Al Camin fanno uno spaghetto pazzesco con le cipolle, le fave e il guanciale.
Danny ieri ha sciato tre ore e oggi si ripete.
Ho prenotato il ristorante alle 19.45, in modo da riuscire a metterlo a letto al massimo per le 21.30.
Mi sembrava la soluzione ideale per non dover rinunciare al mio spaghetto e per non strapazzare troppo il mio cucciolo.
Stavamo uscendo dal ristorante per andare a casa, ed ecco che vedo entrare una coppia.
Il papà aveva in braccio un bambino di circa 3 anni che dormiva, pesantemente.
Lo guardo con tenerezza e il papà mi dice “Purtroppo è crollato! Oggi ha sciato”. Putroppo? E te credo! Dietro al padre arriva la mamma, che si trascina dietro un bambino di circa 6 anni che piagnucolando le dice: “Mamma, ma io sono stanco! Perché dobbiamo andare al ristorante?” A quel punto la mamma, senza neanche guardarlo in faccia, risponde infastidita:”Non ti preoccupare, tanto adesso noi ceniamo e tu ti metti su una panchina e dormi”.
Ma brutti dementi!
Ma perché non vi mettete voi su una panchina e non vi fare una bella dormita?
Ma una dormita bella lunga che magari vi faccia ritrovare i neuroni perduti!
Non hai una tata? Non hai un parente o un amico che ti possa tenere i bambini?
Bene!
E allora prenota il ristorante ad un orario decente e consono.
Scusate, ma io queste cose non le sopporto.
L’egoismo atavico di certi genitori non lo capisco.
Se non sei pronto a fare certe rinuncie e a cambiare i tuoi ritmi di vita… Non li fare i figli!
Ieri sera avevo un aperitivo, una cena e una festa.
All’aperitivo ci sono andata presto, con mia mamma e mio figlio, e poi sono andata a cena con loro.
Nella vita non si può voler tutto, non si può far finta che le cose siamo uguali a prima.
Il tempo passa, e le priorità cambiano.
I bambini non sono cani da tenere al guinzaglio e da far sdraiare sotto o sopra una panchina.
I bambini hanno i loro bisogni e i loro ritmi.
Adesso vado che ho promesso a mio figlio che oggi la mamma avrebbe sciato con lui. In questo week-end, per ora, non ho sciato. In questo week-end ho deciso di riposare, di sdraiarmi al sole e di rilassarmi. Ne avevo davvero bisogno. Ho giusto fatto un paio di lunghe camminate. Secondo voi quanta voglia posso avere oggi di sciare?
Ma me lo ha chiesto lui, e questo è il SUO fine settimana in montagna.
Ecco, appunto…
I tempi cambiano, e le priorità pure.
Barbara