Era da prima dell’estate che nella mia agenda avevo attaccato un post-it con scritto “Arancini di riso, Ammucca, Via Vittor Pisani 14).
Sapete che io vivo con i post-it attaccati ovunque.
Ogni volta che mi capitava quel post-it davanti agli occhi mi dicevo “Oggi vado, oggi vado”, ma poi o mi dimenticavo o non facevo in tempo.
Ieri però… 
Ieri ci sono andata.
Porca paletta!
Appena arrivata davanti alla vetrina li ho visti e ho capito che sarebbero stati miei!!!
Quando vi dico che non riesco mai a far durare le mie diete per più di 12 ore è per questo motivo: sono golosa, “troppissimo” golosa.
Vi dico solo che ho comprato 5 arancini di riso dopo pranzo (sì, sì, avevo appena finito di mangiare con mia zia al “That’s vapore”) e quando sono arrivata a casa, nel sacchetto ce n’erano solo 4.
Bo?! Forse il sacchetto era bucato! 
Immaginatevi la faccia di quelli che al semaforo mi hanno beccata in pieno, con faccia goduriosa, mentre addentavo il mio maxi arancino.
Eh sì, perchè quegli arancini di riso sono giganti.
E immaginatevi la mia faccia quando mio marito se li è trovati sul tavolo, per cena, e mi ha chiesto se li avevo fatti io.
Ah Ah Ah, ok che pian pianino sto imparando a cucinare un pò di tutto e ok che gli arancini li ho fatti un paio di volte e mi sono pure venuti buonini, ma farli così perfetti, giganti, a punta e soprattutto così buoni… Non esageriamo, su dai.
E poi vogliamo parlare della puzza di fritto che sarebbe rimasta in casa avendo noi una sorta di open space dove salotto, sala da pranzo e cucina, sono un tutt’uno?
Quando friggi puoi consumare anche un’intera lampada Lambergè, ma non esci viva!
Vabbè, che dire ancora?
Vi dirò che oltre a  quelli classici al ragù con i piselli, fanno anche quelli con gli spinaci o con i funghi, e sono tutti da paura!
Grazie al “Re degli arancini” (qui sotto con me nella foto) e grazie a mio amico, Catanese doc, che mi ha suggerito questo fantastico posticino.
Purtroppo per le mie cosce…tornerò presto!
Barbara

20131001-183510.jpg