Quando ero giovane ho fatto anche la cubista!
Eh sì! Ho da poco compiuto 43 anni, ma di testa me ne sento ancora 15.
Se però ripenso a quante cose ho fatto nella mia vita…all’improvviso me ne sento almeno almeno una settantina.
Ho avuto la fortuna di avere due genitori intelligenti che non mi hanno mai proibito niente, ma che mi hanno sempre insegnato cosa era il bene e cosa era il male, senza mai perdermi di vista!
Mi hanno fatto fare cose che magari i miei coetanei alla loro età non facevano, ma non mi hanno mollata un attimo. Erano sempre lì a guardarmi e a studiarmi senza mai farmi sentire controllata. Ho avuto la fortuna di poter girare, conoscere un sacco di gente e imparare tanto…soprattutto quello che non si doveva fare.
Ma torniamo a Barbara in versione cubista!
Quando ero piccola mio papà, che era un appassionato di barche, comprò una vecchia goletta e da quel momento iniziammo a fare tutte le nostre vacanze in barca.
Un sogno!
Avevo circa 13 anni quando, dopo qualche stagione passata a Ponza, incominciammo ad andare ad Ibiza. Per anni trascorremmo lì tutte le nostre estati. I miei genitori avevano degli amici che vivevano sull’isola e altri amici venivano in barca con noi dall’Italia (tenevamo la barca tra la Liguria e la Francia). Era un vero spasso.

“cubista” Barbara e la sua povera amica Mavi convinta a seguirla nei suoi look agghiaccianti pro cubo!
Gente che andava e veniva. Amici miei e dei miei. Di giorno in giro in barca a fare il bagno in spiagge dalle acque cristalline e con la sabbia bianca e tutte le sere cene a bordo o in giro per l’isola.
Che dire…sono stata davvero fortunata, lo ammetto.
Uno degli amici di mio papà che viveva sulla Isla si chiama Sergio Ferrero
Se ve lo siete perso, in questo blog ho scritto un pezzo su di lui. http://www.temperateitacchi.com/blog/?p=100).
Sergio era super introdotto a Ibiza. Conosceva tutti, ma soprattutto tutte.
Una sera fece il grande errore di chiedere a mio papà se poteva portarmi a fare un giro al Pacha. Per me lui era uno zio e quindi mi presentò a tutti come sua nipote.
Da quella sera iniziai ad avere l’ingresso gratuito in tutti i locali di Ibiza e ci mancava poco che mi stendessero anche il tappeto rosso.
Nessuno si immaginava che io avessi 13 anni (ero già alta come ora) e io sinceramente non vedevo il motivo di annoiare tanta gente raccontando la verità!? Hihi
La barca dei miei era ormeggiata in porto a 200 metri dal Pacha quindi mamma e papà sapevano dove trovarmi e soprattutto sapevano che ero in buone mani. Sergio, che ora è un bravissimo papà, ai tempi era un famoso playboy che passava le sue serate tra feste e locali, ma non toccava né alcool né droghe, solo donne.

I ballerini del Pacha nei bagni per gli ultimi ritocchi prima di salire sui cubi! La “cubista” Barbara è accanto a Miss Cioccolatino
Ballavo, ballavo e ballavo…fino a che una sera Francisco, che in quel periodo gestiva i ballerini e ora è il direttore del Pacha, mi chiese se volevo salire sul cubo invece che ballare sempre sui gradini del privè. Povero lui… non riuscì più a farmi scendere!
Dalla quella sera entrai ufficialmente a far parte del gruppo del Pacha.
C’erano i ballerini professionisti che venivano pagati e quelli non professionisti (ovviamente ero tra questi) che non prendevano soldi, ma potevano entrare gratis e fare entrare gratis anche gli amici. Ovviamente non pagavamo neanche al bar.
L’ingresso ad agosto costava quasi 5000 pesetas quindi una follia già per quegli anni. Io avevo il potere di aprire le porte del Pacha gratis ad amici e finti amici e potevo anche offrire da bere.
Credo sia facile capire che da quel momento iniziai ad avere un sacco di gente che mi voleva come amica.

La “cubista” Barbara faceva le corna ad uno dei ballerini del gruppo del Pacha durante il nostro giro serale in centro ad Ibiza. Distribuivamo adesivi e sconti per ingresso al Pacha!
Tutte le sere il gruppo del Pacha si incontrava in centro al “Mar Y Sol” e da lì si andava in giro per le stradine a fare promozione, a regalare gli ambitissimi adesivi tondi con le ciliegie e gli sconti o i free pass per l’ingresso.
Al Pacha ho visto talmente tante cose e conosciuto talmente tanta gente che…potrei scrivere un libro, ma lascio stare che è meglio!
Vi dico solo che quando ero sul cubo a ballare, spesso sconosciuti venivano sotto a chiedermi “Ma cosa ti sei calata per stare lì sopra a saltellare per ore?”.

“Cubista” Barbara con tuta azzurra “Uba Uba” e i ballerini del Pacha in fase pierraggio in centro a Ibiza. Al centro potete notare una giovanissima Rossana Casale. Anche lei ballava con noi!
Non toccavo droghe e bevevo solo coca cola o aranciata (orami lo sapete che non sono una bevitrice).
Ballavo tanto perchè ho sempre amato la musica e per fortuna non ho mai avuto bisogno di nulla di più per divertirmi.
Ai tempi ovviamente girava già la cocaina e si sentiva parlare di Ecxtasy.
Grazie a Dio sono nata stupida di mio e di quelle cose non ho mai avuto bisogno.
Mi ricordo un sempre super agitato Sandy Marton, Alba Parietti con le labbra ancora sottili e il grande sarto veneto Mario Borsato. Nel gruppo del Pacha a ballare c’era anche la cantante Rossana Casale. Per non parlare di quel bonazzo dell’attore Roberto Farnesi che ai tempi faceva il modello e sfilava al Pacha per le boutique dell’isola.
Che ricordi. Come quell’estate in cui mi chiesero di posare per un servizio fotografico su Ibiza per il mensile Max. Eravamo due donne (una donna e una ragazzina) e un capellone che si aggirava spesso nell’isola.
Ritornata a Venezia aspettai per mesi che uscisse il famoso Max con le mie foto, ma non uscì mai.
Una mattina mentre stavo andando a scuola, passai dal giornalaio di famiglia e vidi una fila di “Excelsior” tutti esposti e ben in vista.
Era il nuovo numero dedicato ad Ibiza. Notai subito che in copertina c’erano due ragazze seminude e una…OH MAMMA MIAAA! ERO IOOO!
E adesso chi glielo diceva a mia mamma che le mie foto fatte ad Ibiza non erano più uscite sul mensile di moda Max, ma su una rivista mezza osé ?!? Perchè non avevo letto bene il foglio che mi avevano fatto firmare?! Arghhhh
Per fortuna molti non mi hanno riconosciuta perchè erano troppo impegnati a guardare i “canotti” dell’altra!
Ogni stagione c’era Mister Pacha e Miss Pacha (una volta sono addirittura arrivata terza, a Miss e non a Mr!), la mitica festa in Blanco e tante altre feste a tema.

“Cubista” Barbara e un gran pezzo di gnocco che faceva il ballerino con me! Sarebbe carino che mi ricordassi nome e magari numero telefono per le mie amiche (io sono sposata)
Ci si incontrava al Pacha il pomeriggio, ci si vestiva e ci si truccava tutti assieme e poi via per le stradine del centro a fare un pò di sano macello.
Sono stata nel gruppo del Pacha per 7 anni dai 13 ai 20 anni. La cosa più bella è che quando entri nella famiglia ci resti e non si dimenticano più di te.
Sono tornata al Pacha all’inizio del 2000 dopo più di 10 anni che non ci andavo.
Ero con la mia amica Veronica Logan e c’era una coda pazzesca. Io volevo assolutamente entrare e lei non aveva molta voglia. A quel punto Veronica mi disse “Facciamo così Barbara: se entro 5 minuti ci fanno entrare bene sennò andiamo a casa”. Mi sbracciai un attimo e il mitico Valentine all’ingresso mi riconobbe e ci fece passare davanti a tutti facendoci saltare coda e cassa. Come se il tempo si fosse bloccato a quando ballavo sul cubo.
Peccato che Ibiza sia cambiata tanto e che il Pacha ormai, da tanti anni, abbia un tetto. Eh sì…quando ci ballavo io il tetto non c’era.
Al Pacha e nella altre discoteche dell’isola si iniziava a ballare sotto le stelle e si finiva a ballare sotto al sole. Poi sono cambiate le leggi, hanno messo il tetto e tanta bella gente ha deciso di andare a divertirsi nelle proprie ville dell’entroterra Ibicenco.
Ibiza non è più il paradiso di una volta, io non faccio più la cubista, ma se sento della musica che mi piace e trovo un gradino…salgo e ballo.
Non smetterò mai di temperare i tacchi…

Mario Borsato in bianco e al “cubista” Barbara in rosso nero con capello nel suo colore originale, giuro !

La “cubista” Barbara ormai in pensione, con Marcello Do, allora ballerino numero 1 della concorrenza ossia del KU di Ibiza
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